Va con la stampa in via Garibaldi per il Peba: che sarebbe il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’assessore ai lavori pubblici, Gamurrini, dice che da lì, da via Garibaldi, si comincia con il Peba.
Si comincia a marzo con il primo dei due lotti da 100mila euro per rifare i marciapiedi ,in modo che in quella zona ci possano camminare anche i disabili.
Poi, sempre con il Peba, si andrà avanti contro le barriere architettoniche in altre cinque zone: ma in quelle zone c’è compreso anche il sottopassaggio di via Vittorio Veneto?
A saperlo sono interessati i disabili ma anche chi disabile non è almeno finchè non va a sbattere contro i doppi cavallotti piantati in mezzo ai marciapiedi: e chi è stato a piantarceli? Proprio l’assessore che ora diventa nemico delle barriere architettoniche.
Ce l’aveva piantate per far scendere dalla bicicletta chi pedala in quei marciapiedi.
Non c’è un ciclista che scenda, anzi non ce n’è uno che non si diverta a fare la gimkana intorno ai cavallotti.
Chi non si diverte sono i pedoni costretti a contorcersi intorno ai cavallotti.
E meno ancora i disabili: anche loro devono fare le gimkane, ma non con la bicicletta, con la carrozzina.
Ma lo sapeva l’assessore che voleva dire Peba, quando sbarrò i marciapiedi per far scendere i ciclisti dalla bicicletta?