Non si sa ancora chi è, però l’Arezzo un presidente ce l’ha.
Per ora ha un direttore generale nuovo di zecca: con quello vecchio e con il suo direttore generale, è andato a trovare il sindaco Ghinelli che ha condiviso tutto quello che gli ha detto il Dg.
Ghinelli comunque ha assicurato l’impegno del Comune per il Cavallino perché –ha detto- la squadra è uno dei simboli della città.
Il nuovo Dg Arezzo la conosce ancora poco, e meno ancora la conosce il presidente che per ora del resto nessuno conosce.
Ma se il nuovo Dg si è fatta un’idea della città dopo essere andato dal sindaco ed essersi sentito dire che la squadra che si ritrova è uno dei simboli della città, deve aver subito capito che Arezzo non è messa tanto bene.
Ha ragione il sindaco, è messa come la sua squadra, uno di suoi simboli.
Anche in città, non solo tra i giocatori e i dipendenti dell’Arezzo, penalizzato dalla Procura Federale per omesso pagamento degli stipendi, c’è tanta gente che lo stipendio non lo vede da mesi e anche se lo vedesse non sarebbe quello di Moscardelli.
E a perdere col Siena non è mica solo l’Arezzo, è anche Arezzo dieci posizioni dietro Siena nella classifica della qualità della vita.
E non è mica solo l’arbitro a rapinare spesso l’Arezzo, è anche Arezzo tra le città che vantano più rapine, truffe e furti nelle case.
E non è mica solo l’Arezzo che ha bisogno di campi e quelli che ci sono sono troppo affollati: è anche la città che ha strade rattoppate e paralizzate dal traffico.
E se piove a dirotto non è mica solo il campo di gioco che si allaga, è anche tutto il centro della città che si trova sott’acqua.
E’ proprio vero, la squadra è uno dei simboli della città.
Speriamo solo che la città non arrivi sull’orlo del fallimento come è successo, tante volte e anche fino a ieri, ad uno dei suoi simboli.