In questi giorni ha fatto scalpore la notizia di un esaminatore di guida che maltratta sia chi fa l’esame di guida, che gli istruttori delle autoscuole.
Quest’ultimi per protesta, hanno sospeso gli esami se a giudicare i futuri neopatentati vi sia questo individuo.
Lo spunto però è quello per sottolineare come gli aretini, in larga parte, la patente sembra l’abbiano presa con i punti dell’ovetto Kinder o trovata come sorpresa nell’uovo di pasqua.
Diciamo la verità, basta guidare una mezz’ora per le vie di Arezzo e ci si accorge subito del livello demenziale del guidatore medio aretino.
Soste a cazzo su strisce pedonali, parcheggi creativi su marciapiedi, portoni, davanti ai passi carrabili, sulle linee di diritto di precedenza, in mezzo alla strada con le quattro frecce che tanto “un minutino, compro il pane e mi sposto”.
Non parliamo poi dell’uso delle frecce, sconosciuto ai più, cambi di direzione improvvisi, rotonde percorse senza sapere come fare, mancato rispetto di precedenze, semafori bruciati, forti velocità in città ed altri bestiali comportamenti assortiti.
Se questi signori dovessro ridare la patente oggi, si spererebbe vengano bocciatio senza se e senza ma, augurandoci che ad esaminarli sia il “bruto” descritto all’inizio.
A questi guidatori del menga auguro che al massimo sia consentito loro usare una bicicletta, o meglio andare a piedi.