L’altra mattina ero in zona Prato, con amici di fuori regione, per fare vedere loro le bellezze della città.
Sia loro che altri turisti, notando molte auto in sosta nei pressi nel parco, hanno commenato con rammarico con queste parole: “Guarda queste auto…. Non dovrebbero permetterlo”.
Il tutto riferito al posteggio selvaggio delle macchine ai bordi del Prato, dove a 10 centimetri c’è un cartello gigante con il divieto di sosta dalle 0 alle 24 con rimozione forzata.
Questo avviene tutti i giorni, con più o meno veicoli a seconda dei casi.
la maleducazione e l’inciviltà aretina di molti si evince da alcuni fattori.
Punto primo: la sosta di decine di veicoli (non uno) messi a cazzo di cane, invadendo anche le aree verdi lungo via Buozzi, che ostacolano la marcia dei veicoli in transito.
Punto due: la palese strafottenza dei proprietari di tali veicoli, nonchè il loro QI equivalente a quello di una cozza morta, che ignorano il cartello di divieto di sosta e di rimozione, forse sperando nella clemenza (o nello scarso o nullo controllo in zona) dei vigili urbani.
Terzo, la figura di merda che la città e l’amministrazione fa con i turisti, che notano questa evidenza, i quali possono pensare che ad Arezzo ognuno può fottersene delle regole e delle leggi.
Non credo che questi siano commenti isolati, ma sono convinto che tutti i giorni qualcuno noti la cosa, con disappunto.
Forse qualcuno pensa che il Prato sia una specie di parco auto del concessionario, dove arrivi e posteggi dove trovi, tanto c’è posto.
Ci vuole una svegliata, sempre che all’amministrazione importi anche il commento di qualche turista, che poi quando torna a casa sua, parlerà male di Arezzo.
Nella torre del palazzo dei Priori – qui ad Arezzo – esattamente accanto al locale che ospita il meccanismo dell’orologio (quello di cui sta rovinando il quadrante…), c’è una stanza dove – previo nihil obstat di una famosa lobby mercantile – si decide anche la politica per promuovere la città. Ne sono figliolanza: mercati e mercatini di vario tipo, ‘terze’ Giostre preferibilmente reclamizzate in Vaticano, e una ZTL ridicola! La quale consente di percorrere sostanzialmente indisturbati tutto il centro storico, fino a poter parcheggiare – come ci fa vedere la foto – nelle aiuole del Prato. E questo ancor più facilmente nei dì di festa, quando la ZTL-A è sempre aperta; come, ad esempio, il 24-25-26 dicembre prossimi, tutti giorni festivi: quando è da immaginarsi che qualche auto si troverà perfino sotto il monumento al Petrarca.