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giovedì, Marzo 28, 2024
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Ciho la Lamborghini e parcheggio ‘n do’ me pare…

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Ciho i guadrini, so’ ‘l padrone e faccio quel che me pare.
‘Un c’è ‘l posto per parcheggiare a cento metri dal mi’ albergo?
Alora metto la Lamborghini ‘n dove c’è ‘l divieto tutti i giorni, ma oggi de più, che c’è anche ‘l cartello provvisorio.
Eppu’ se ‘n c’entro la metto de traverso anche sule strisce, così, per favve schifo e perché ‘nnho tempo da perdere.
Io so’ ‘l padrone e per me le regole ‘un conteno…

7 Commenti

  1. Il problema non è il padrone che parcheggia a cazzo e neppure la macchina in triplo divieto. Il problema sono chi dovrebbe far rispettare le regole, in questo caso i vigili, molto bravi per guidare col telefonino e fare le multe aspettando davanti alla macchina che scada il biglietto. Poi la Lamborghini mica la sposta il carro attrezzi, metti che la riga…
    Bisogna ma incazzarsi coi vigili, altro che discorsi.

  2. caro ortica pietro aretino condivido in pieno la tua presa di posizione sul maleducato che ha parcheggiato a quel modo,però i nomi (o fare intendere palesemente di chi si tratta anche senza fare il nome) vanno fatti quando si è sicuri altrimenti è diffamazione , la macchina del proprietario dell’albergo è targata in un altro modo che per privacy non sto a scrivere

    • Il “mio albergo” può semplicemente essere quello dove dormo e non quello di mia proprietà. Avremmo dovuto pubblicare la foto occultando la targa e ci scusiamo per non averlo fatto subito.

  3. Non voglio far polemica ma sarebbe stato molto piu etico Aver lasciato l’articolo in originale e aver pubblicato la mia risposta. Cosi hai perso un lettore, non ti importerà ma cosi non si fa secondo me

  4. Leggo solo adesso, per cui commento in ritardo. Poiché non ci sono dubbi sull’Hotel in questione, e visto che in quell’Hotel ci lavoro, posso tranquillamente dire che NON trattasi di nostro cliente e non capisco nemmeno perché il titolare o un cliente avrebbero dovuto lasciare l’auto lì, dato che sono autorizzati tranquillamente ad arrivare di fronte all’hotel, avendo noi regolare convenzione con i vigili urbani (se i nostri clienti non potessero arrivare di fronte all’hotel almeno per carico-scarico bagagli avremmo già chiuso). Nel caso si tratti davvero dell’auto del titolare dell’hotel, immagino sia stata una necessità di pochi minuti a costringerlo a parcheggiare così. Senza nulla togliere al fatto che è un parcheggio più che deprecabile. Fosse questa la realtà, sarò il primo ad ammonirlo affinché non si ripeta nemmeno per pochi istanti.

  5. In aggiunta alla precedente, e fatti i dovuti controlli, i pochi numeri di targa leggibili dimostrano che non si tratta nemmeno dell’auto del titolare. È da escludere del tutto, poi, che si tratti di auto di un nostro cliente. Il tono del post, a questo punto, appare un tantino pretestuoso, compresa la risposta data ad un commento, che voleva per forza attribuirci una qualche responsabilità. Nessun problema, comunque. Incidenti di percorso.

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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