Sono partiti i saldi estivi ad Arezzo, in concomitanza con la Notte Bianca (e il solito Enzo Scartoni al karaoke in Santagostino, oltre alle lanterne) come se non ci fosse un domani, con l’assalto ai negozi.
Quello che sfugge è che il saldi sono esclusivamente relativi a vestiti, borse e scarpe, come se il resto delle merci in commercio non esistesse.
Ovvero, chi dell’abbigliamento non ha necessità o intenzione di acquistare, che cosa salda ? I debiti ?
Inventate i saldi per i cd, per i computer, per le motofalciatrici, per i telefonini, per i libri, per i quadri, per le motociclette, per tutto, NON solo per i vestiti.
Il 50 % o il 70 % su abiti e scarpe e basta ?
Vogliamo il 75 % sull’Iphone, il 60 % sul cd di Ligabue, il 70 % sulla reflex della Nikon, il 60 % sul computer portatile.
NO, quelli li paghi sempre lo stesso prezzo.
Ti dimezzano il prezzo su 20 cm di stoffa, su qualche pezzo di plastica coi manici, su scarpette da ginnastica ma le cose che vorremmo davvero non te le scontano.
E poi i saldi interessano quasi esclusivamente le donne….vogliamo i saldi sulle merci maschili, il 60 % di sconto sul taglio dei capelli, sulle marmitte delle auto, il 75 % sulle riviste erotiche.
I saldi alla fine sono, per chi scrive, una bella presa per il culo.
Ti invogliano a comprare merce che molto probabilmente non ti serve a niente, per farti spendere soldi che non hai per fare colpo su gente di cui non ti frega nulla.
Il tutto relativo a tre cose: BORSE+SCARPE+VESTITI.
Finchè ci vorranno fare passare come l’affare della vita queste cose, Arezzo non andrà mai da nessuna parte, i cervelli sono giù emigrati prima di essere nati.