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martedì, Aprile 2, 2024
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La luce da camposanto che annuncia l’evento di rilancio (maddechè) coi discorsi fritti-rifritti non aiuta il turismo e se questa è la brochure la domanda è il Comanducci dov’è andato a realizzarla: alle pompe funebri?

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C’è da domandarsi dove in Comune si sono rivolti per annunciare il grande evento.
L’avvenimento partorito ben dopo due anni di doglie e da cui dovrebbe rinascere il turismo exploit.
Quello di massa.
L’invasione di quadrini a palate e la benefica epidemia di nuovi posti di lavoro a iosa, come una volta li portava l’oro e altre industrie manifatturiere.

E’ da paventare che abbiano scambiato le LUCI DA CAMPOSANTO per quei potenti riflettori che solitamente si accendono rischiarando allegramente e gioiosamente, non tristemente come un mesto tramonto sepolcrale, una kermesse nata nel segno di una resurrezione.

D’accordo che quella di martedì prossimo è generata con la stessa verve con cui un bel altro Salvatore, differente dal Marcello Comanducci, ingiunse a Lazzaro di alzarsi e mettersi in moto.

Ammettiamo pure che lo spirito di questo grande evento – del quale il Comune sta informando in anteprima e a tambur battente la cittadinanza, come se esso fosse la fine delle tenebre e l’inizio della lucesia improntato ad uno stato d’animo che rasenta la restituzione dall’oltretomba del turismo a nuova vita.

E ci si faccia il piacere di non stare a credere che se stia qua sempre a dire male.
Stiamo qua anche a benvolere.
Dopotutto, in una città come la nostra in cui sindaco, giunta, maggioranza , opposizioni, civici, PD, grillini, Forza Italia si trattano a vicenda con i guanti di velluto, ma quale mai sarebbe l’interesse a passare per gli unici rompicoglioni?

Però, non ci si venga a dire che a giudicare dalle premesse e , in particolare, dalla locandina di questa manifestazione – insomma, a giudicare dalla brochure, tanto spenta da non farsi ammirare per l’energia che emana – sia frutto di un difetto visivo , viziato da una critica pregiudiziale, dire che:

L’ASSESSORATO COMUNALE ALLA PROMOZIONE TURISTICA E’ ANDATO A REALIZZARLA ALLE POMPE FUNEBRI.

L’OFAR, SI’, PROPRIO L’OFAR, DEV’ESSERE STATA A CREARLA. PER CONTO DEL COMANDUCCI!

Alò, guardatela e sforzatevi di non intristirvi.
Alò, fissatela e cercate di non buttarvi il morale sotto i calcagni.
Alò, rifletteteci e provate a non pensare ad un corteo di prefiche al seguito del caro estinto.

Ma porca paletta, come si fa ad immedesimarsi in una fonte di crescita economica stabile davanti ad una penombra di immagine come questa?
E’ assolutamente mortifera!
Oh Comanducci!!!
Datte una regolata, alò.

Come si fa a convincerci noi come è convinto l’assessore comunale al Turismo che SARA’ LA VOLTA BUONA se l’ambientazione emanata dal biglietto di presentazione dell’evento è un’atmosfera da Sepoltuarium e Mortuarium?
Oh Comaducci, alò.
Cerchiamo de esse seri mica tristi.

E’ praticamente impossibile non darsi una toccatina agli zebedei leggendo nella mesta luce da camposanto irradiata da questa brochure il discorso di presentazione della manifestazione.
Anche questo discorso finisce per sembrare un’epigrafe tombale che, peraltro, racconta, cose fritte-rifritte, tipo:

“Arezzo da anni stenta a imporsi nel panorama turistico toscano e nazionale nonostante grandi potenzialità. Serve una strategia turistica seria e professionale che coinvolga tutto il territorio provinciale” spiega l’assessore allo sviluppo economico e al turismo Marcello Comanducci che nell’occasione presenterà il progetto di rilancio turistico per gli anni 2018 – 2019 – 2020 trattando temi importanti come la governance, il brand e l’innovazione.
Stampa e cittadinanza sono invitate a partecipare.

C’è da rimanerci male.
C’è da rimanerci contriti come si è contriti nel cordoglio andando ad un funerale.
Diversamente da come si è belli ed energici andando ad una rinascita o a festeggiare una nuova nascita!

Comanducci, diccela tutta: sto evento lo annunci appendendo alla porta dell’assessorato alla Promozione turistica un fiocco allegro come quando viene al mondo una nuova vita o con una ghirlanda di fiori?

Dopo se continua il discorso e se parla di Vladimir Putin e della Marine Le Pen che fanno di più loro per la promozione turistica di Arezzo di tante chiacchiere.

(continua)

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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