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venerdì, Marzo 29, 2024
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Le nazi mamme coi Suv

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Basta appostarsi alle 8 del mattino nei pressi di qualsiasi scuola aretina, ed eccole arrivare !!!!
Micromamme con le teste che spuntano appena dalle mega macchine, i SUV, che come una parata militare di carri armati procedono spianate verso l’ingresso delle aule.

Le nazi mamme aretine sono spietate, algide, non badano a nulla e nessuno pur di depositare il proprio pargolo fin DENTRO il portone col mezzo corazzato, calamitate dall’ansia di non far fare manco un passo al povero ragazzo.
Finchè si tratta delle materne e delle elementari, si potrebbe chiudere un occhio, ma vedere ragazzoni di 1 e 80 di diciassette anni accompagnati dalla mammina a scuola fa inorridire.

Ma non basta: le nazi mamme in testa, e davanti mesti i ragazzini, trascinano trolley e cartelle che nemmeno un bagaglio per una crociera ai Caraibi, a volte sostituite non senza patemi, da nonni e zii volenterosi.
I nazi SUV vengono parcheggiati ovunque, su scalini, marciapiedi, sulle strisce pedonali, in bilico, ritte su due ruote, in quadrupla fila, e spesso i vigili non dicono nulla, girandosi dall’altra parte.

Così, i cristiani normali che devono andare al lavoro, devono sorbirsi le code e le processioni (lente, lentissime) delle nazi mamme che impiegano 10 minuti di raccomandazioni, istruzioni e ordini, prima di congedarsi dai pargoletti.
Viva le mamme normali, quelle non ansiose o in carriera, quelle mamme che fanno andare a scuola i figli in autobus, a piedi, con gli amichetti, senza telefonargli 20 volte in 5 minuti nel tragitto casa – scuole, spesso lungo poche centinaia di metri.

Mai come in questi casi pensiamo che Erode, o un preservativo  usato una volta in più, avrebbe avuto un effetto miracoloso su queste persone…..

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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