Ne ad Arezzo e neppure in Italia esistono dati certi, statistiche e studi seri sul numero dei leccaculo o sulla loro categoria professionale.
Sappiamo per certo che ci sono avvocati che stanno vicini al potere per ottenere qualche incarico di recupero crediti, commercialisti che lo fanno perchè prima o poi ottengono incarichi da sindaci revisori o membri di consigli di amministrazione di partecipate pubbliche, geometri architetti ingegneri per ottenere piccoli incarichi.
Sappiamo che ci sono molti giornalisti che tacciono su questioni delicate, nascondono notizie scomode al sovrano, ma trattano a iosa fatterelli di poco conto che però mettono in bella mostra il piccolo politico al potere.
Sappiamo dei sindacati che, come noto, chiudono un occhio, o tutti e due, per far piacere al sovrano di turno e ottengono avanzamenti in carriera, in particolare nella pubblica amministrazione.
Sappiamo inoltre della gente comune che esercita questa attività indipendentemente dalla loro professione, tanto per ottenere qualcosina qualunque sia, perché non si sa mai cosa servirà e quindi sarà bene avere buonii rapporti con con il potere dei piccoli amministratori locali.
A volte è sufficiente un piccolo consigliere comunale, senza arrivare al Sindaco.
Sappiamo infine dei piccoli politici di Arezzo e provincia, impegnati senza tregua nell’attività di cui si parla, per ottenere candidature più importanti e andare quindi in televisione di fronte ad un microfono per continuare la scalata.
Visto che il fenomeno è così rilevante e visto che è difficile per noi fare uno studio di carattere nazionale, lo faremo solo a livello locale e pubblicheremo i dati e i nomi, ma non prima di settembre 2017.
Invitiamo quindi tutti coloro che praticano il leccaculismo a raccontarci la loro testimonianza e la loro esperienza personale.
Arezzo è la patria dei leccaculo purtroppo, gente che si vende per un caffè