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lunedì, Aprile 1, 2024
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Bastardi ladri acrobati portano via tutto un bar in via Alfieri

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Quelle merde dei soliti ignoti, impuniti ad Arezzo, hanno svaligiato un altro bar. Complice la notte, quegli stronzi di ladri funamboli sono penetrati furtivamente dentro il Paris Bar di via Alfieri, calandosi dall’impianto d’aria condizionata all’interno dell’ elegante e popolare esercizio situato sopra la Pam, all’omonimo centro commerciale, ovviamente a quell’ora sprangato ma, evidentemente, accessibile a quei bastardi di furfanti atletici passando dal tetto del complesso.

Andata come sia andata tecnicamente, una volta dentro quegli stronzi, nonchè merde e bastardi, hanno oscurato le telecamere interne e, a quel punto hanno avuto comodamente a disposizione un bel po’ di ore, tra domenica notte e l’alba di oggi, per saccheggiare tutto il bar, con calma, portando via stecche e stecche di sigarette e altri tabacchi esteri e nazionali, generi alimentari, liquori e il fondo cassa.
Senza ovviamente tralasciare le slot presenti nel bar, unica attività presente all’interno di questo grande centro commerciale insieme ad un ufficio postale, fortunatamente non visitato dai ladri.

I quali ai danni del bar hanno eseguito una razzia che a confronto il sacco di Roma è una sciocchezza. Come di prassi avviene in ogni bar passato al setaccio da quegli stronzi dei soliti ignoti, in grado di agire restando ogni volta impuniti, per poi andare impunemente a saccheggiarne un altro e poi un altro e un altro ancora.

Risultato?

Queste merde stanno mettendo in ginocchio un esercizio pubblico dietro l’altro e dietro ad ogni bar svaligiato c’è un esercente messo in ginocchio e in molti casi ci sono i posti di lavoro dei dipendenti messi a rischio da questi bastardi impuniti.

Gli esercenti derubati trovano sempre la forza d’animo di reagire! Come i titolari e il personale del Paris Bar di via Alfieri dove, scoperto il grosso furto commesso nottetempo, lo choc e la rabbia non l’hanno avuta vinta sulla voglia di andare avanti e di lavorare.
Rimane il senso di insicurezza.
Quello rimane.

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.

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