Basta pensare che gravano sulle spalle dei genitori e molto più spesso di quello che crediamo, dei nonni.
Non trovano lavoro e se studiano, dopo il diploma o la laurea, peggio ancora.
Passano dai dieci a venti anni dopo la maggiore età a girare a vuoto come delle falene intorno al lampione e se intendono mettere su famiglia sono costretti ad attendere la morte dei genitori e dei nonni per avere uno straccio di appartamento o qualcos’altro in eredità.
Il loro futuro è talmente incerto che non sanno neppure come fare ad arrivare ai quaranta.
Storditi come pugili colpiti hanno abbandonato ogni ideale, ogni ricerca di lavoro e sopratutto ogni sogno.
E se ne stanno sdraiati tutto il giorno a pensare all’ultimo modello di I phone.
Vivono una situazione allucinante guardando la TV senza neppure essere in grado di commentare i fatti.
A vent’anni sono già fiacchi, ogni sera si accorgono che a destra e a manca tutti rubano serenamente, le fabbriche chiudono inesorabilmente e il poco lavoro che c’è lo prendono i raccomandati o gli stranieri.
Quest’ultimi per legge.
Vedono il Governo che spara puttanate tutti i giorni, che dice che ci vuole lavoro, che bisogna pensare ai giovani ma sanno che sono solo chiacchiere e distintivo. Poi sentono Padoan che parla di ripresina e lanciano il telecomando sul muro.
Gli ultimi governi sono riusciti addirittura a neutralizzare anche la maggior risorsa del paese, appunto i giovani, completando l’opera di distruzione di una società e furbescamente consapevoli che tanto i nostri giovani non protesteranno.
Insomma i nostri giovani, traditi e beffati dalla politica, non sono in grado di ribellarsi; dobbiamo farlo noi vecchi per loro… e anche per noi.
Verità assoluta…..molti giovani sono solo un peso per la società