Ci voleva soltanto la ricorrenza della festa della Liberazione per accostare così Ghinelli e i comunisti. Certo, le difficoltà del sindaco sono palesi, ma nonostante il malore causato dalla vicinanza della bandiera con la falce e il martello, ha resistito e non ha vomitato.
Evidentemente il coraggioso para’ che è in lui ha avuto la meglio sul dolore e lo sconforto.
Fare il Sindaco comporta anche certi sacrifici, in particolare per lui, che se fosse nato prima della guerra non avrebbe certo voluto essere liberato dal fascismo…