Ad Arezzo abbiamo superato la nomea dataci dal sommo poeta.
Non più Botoli Ringhiosi, ormai, ma avidi consumatori di qualsiasi cibo si porti in piazza.
Si mangia di tutto: dalle costate argentine, ai biscotti francesi, dalle salsicce di cinghiale a quelle calabresi col peperoncino; dai dolci siciliani a quelli napoletani e così via…
Ultimamente si è anche aggiunto al panino col lampredotto (che una volta a noi aretini faceva schifo, ma oggi non più) anche quello con la meusa, un miscuglio palermitano di fette sottilissime di Milza e polmone.
Non mi stupirei se tra una piazza del gusto e l’altra ci toccasse anche qualche cane o gatto arrostiti alla svizzera (già!) o alla cinese…