Ora, che il Consorzio di Bonifica sia un carrozzone megagalattico frutto della sciagurata politica regionale, che sia un buen retiro per i soliti bisognosi di arrivare alla pensione, non ci piove.
Quello che non ci piace è l’accanirsi contro una tassa si assurda, ma che mediamente è su i 20 euro all’anno.
E’ come il caffè: se aumenta di 10 centesimi si incazzano tutti.
Salvo poi non battere ciglio su aumenti ben più sostanziosi.
E non ci piace che a fare la campagna contro il balzello, da anni e con toni inusitati, sia il quotidiano che annovera tra le sue migliori firme, un parente stretto dell’avvocatessa che sforna i ricorsi contro il consorzio….perdendo pure.
Allo zelante giornalista della Nazione, Guerrin Meschino da un misero consiglio.
Spedisca tutti i cittadini arrabbiati a casa dell’allora Sindaco Giuseppe Fanfani per chiedere il rimborso.
E perché direte voi? Perché a suo tempo,sulle pagine del giornale e a reti unificate, invitò gli aretini a non pagare, tanto tutto era illegittimo.
Adesso, quando vi arriva Equitalia, sapete con chi prendervela….