Egregia Ortica, ti affido un mio sdegno nato tra Natale e Capodanno. Il rinomato Gruppo Sbandieratori di Arezzo quest’anno ha celebrato il tradizionale scambio annuale degli auguri nella cornice di un elegante ricevimento. Un evento degno di questa associazione rappresentativa della Giostra del Saracino. Sennonché lo ha allestito in un luogo che meno indicato non poteva essere come location di un festeggiamento del genere: il salone di Banca Etruria. Nuova Banca Etruria, per l’esattezza. Ma basta scrivere Nuova per cancellare il recente passato, mettendosi serenamente a tavola dove sono stati negoziati, anche con clienti meno abbienti, quei prodotti a rischio come le obbligazioni secondarie che hanno atterrato tante famiglie?
Chi è stato ad avere questa sgradevole pensata dev’essersi detto che sarebbe stato bello riconciliare la banca con la sua aretinità. Purtroppo non ha soppesato la figuraccia a cui andava incontro un’iniziativa del genere. Agli occhi di coloro messi a terra dalla vicenda “salvabanche” un evento del genere non poteva che apparire ciò che è: il Cenone delle Vanità. E, infatti, gli Sbandieratori si stanno guadagnando una strenna di…critiche, invece delle congratulazioni che avrebbero ottenuto se avessero organizzato il tradizionale scambio degli Auguri in una cornice giostresca…non bancaria.
Da parte degli attuali amministratori di Nuova Banca Etruria è un esempio di vanità, pura e semplice vanità, mettere a disposizione il salone della storica sede centrale dell’istituto di credito per un luccicante ricevimento in un momento in cui non c’è niente da augurarsi in riferimento al passato recente mentre c’è da fare molti scongiuri per il futuro.
Da parte dei vertici sociali dell’Associazione Sbandieratori di Arezzo è pura vanità credere di poter essere pronubi della riconciliazione dello stato d’animo generale con i guai ingenerati dalla gestione della vecchia banca tramite un evento mondano, di cattivo gusto in un momento in cui è d’attualità la disparità di trattamento tra i risparmiatori di Banca Etruria e Monte dei Paschi.
Sbandieratori e Banca bisogna che si mettano in testa che c’è solo un modo per ridare fiducia nell’azienda del credito erede dell’istituto a cui Arezzo diede i natali: ci vuole tempo, non vanità…ci vuole il massimo rispetto nei confronti di coloro che ancora tribolano per essere rimborsati dei loro averi, non festeggiamenti. Altrimenti, siamo daccapo con i fasti del cattivo tempo passato organizzati per coprire le magagne di quel presente che tutti noi speriamo non ritorni.
Lettera firmata
Categoria “peggior articolo , parole a caso, inutilita totale,nulla cosmico”
Partecipanti questo articolo l articolo qui sopra e la dwscrizione delle abitudini culinarie degli elfi domestici quando fuori e freddo”
And the winneerrr issssssss……
Questo articolooooo!!!!
Articolo vuoto e senza una reale base di critica. Risparmiate fiato e tempo la prossima volta anziché buttare parole, senza un minimo filo logico.