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venerdì, Marzo 29, 2024
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Noi che non abbiamo un reddito sufficiente, come si fa?

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Io ho studiato il giusto e tanto bene non so scrivere, mi perdonerete ma l’Ortica mi ha chiesto di mandargli qualche articolo per via del mio punto di vista forse un po’ passato di moda. Siccome non volevo comparire con il mio nome, per non mi fare dei nemici, allora ho scelto quello che mi sembrava più vicino a me. Il Comunista. Così si capisce come la penso. Sono un ex operaio dell’edilizia in pensione, poca, e ho un figliolo diplomato di quarant’anni senza lavoro.

Mi pare che tra tutti i problemi di cui si parla alla TV e sui giornali, anche di Arezzo, non c’è quello più grosso. Si dice continuamente che i disoccupati sono una marea, ma non si parla di come fare a trovargli un lavoro.  Il Jobs Act mi sembra un modo per dare lavoro per qualche mese soprattutto ai giovani. Bene, ma come fanno quelli che il lavoro l’hanno perso a quaranta o cinquant’anni?

A parte che lavorare per qualche mese fa aumentare il numero degli occupati, ma non è verità, come fanno i giovani a sposarsi e mettere su casa? E per pagare l’affitto o prendere un mutuo?

Conosco dimolte brave persone che prendono l’assegno di disoccupazione e tra un poco nemmeno quello, e hanno i fglioli al’università e il mutuo da pagare. Son problemi grossi e non siamo in pochi a boccheggiare. Che cosa si deve fare, andare a rubare?

Io devo pagare l’affitto, le bollette e da mantenere la moglie e un figliolo. Come faccio?

La gente mi chiede come voterò al referendum, ma per dire il vero mi importa poco perché ho altro a cui pensare.

Scusate per l’italiano, ma quelli dell’Ortica mi hanno promesso di migliorarlo.

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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