1 novembre
Nel 1973 viene segnato un nuovo primato. Il prof Marinaccio, a Bari, realizza un trapianto di rene in mezz’ora (senza uccidere il paziente). In seguito, su un pescatore di Talamone, ha trapiantato delle branchie di pesce gatto in 7 minuti e 12 secondi (senza uccidere il pesce gatto). Non contento, ad un ragioniere di Gorizia, ha invertito l’ordine delle dita di entrambi i piedi in 13 minuti e 47 secondi (senza compromettergli l’uso dei calzini). Ha chiuso la sua carriera tentando di trapiantare il proprio cuore su un criceto affetto di angina pectoris (“L’uomo è senza cuore”, ha detto spirando col cuore in mano, il proprio).