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giovedì, Aprile 4, 2024
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Nuove misure per il turismo ad Arezzo!

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Si sa, il turismo ad Arezzo è un problema sentito dalla pubblica amministrazione, così un pacchetto di nuove iniziative si sta per aggiungere  a quelle già esistenti. Ma vediamo in dettaglio di cosa si tratta:

Le misure già in essere

– Bar chiusi quando i turisti li vorrebbero aperti

– Bagni pubblici introvabili e se trovati in condizioni pietose

– Accoglienza turistica aperta per poche ore al giorno

– Deposito bagagli inesistente

– Chiusura della Fortezza nei giorni di festa

A queste misure si aggiungerà presto un pacchetto studiato dall’assessore Comanducci, in accordo con la Confcommercio locale, per dare una scossa al turismo ad Arezzo. Ecco di seguito il relativo elenco:

Le misure ulteriori

– Corsi di armeno per i commercianti aretini del centro storico

– Bus navetta per Siena ogni due ore

– Iniziative sportive come i corsi di canoa nutriente. Canoisti impegnati nello slalom tra le nutrie sul canale della Chiana. Questa iniziativa sarà abbinata a tour in 4×4 di nutriewatching.

– Accoglienza alla stazione ferroviaria da parte di comparse di Back in Time in costume da antico romano

– Gli affreschi del ciclo della Vera Croce di Piero della Francesca andranno presto in tour triennale nei maggiori musei del mondo (un mese qua e uno là). Nella cappella Bacci, durante il periodo dei prestiti, verrà rappresentato il ciclo di affreschi con l’aiuto di personaggi viventi (sono in corso selezioni per la parte della Madonna, della Regina di Saba e di un morto trafitto nella battaglia di Eraclio e Cosroe).

Con questo pacchetto di interventi l’amministrazione aretina (in accordo con Confcommercio) conta di raddoppiare le assenze dei turisti ad Arezzo nell’arco di due anni.

 

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.

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